La nuova quotidianità che ci sta investendo ha visto nel cibo la prima valvola di sfogo. I dolci, in particolare hanno avuto la meglio, seguiti da pizze e lievitati fatti in casa.
In questi mesi di silenzio ho ricevuto moltissime richieste con la stessa domanda :” Mi dai qualche ricetta di torta da fare in casa?”Pare proprio che i dolci siano le rete di salvezza di questa nuova quotidianità. Ma oltre alle ricette i più furbi, mi chiedono anche come inserirli e come cucinarli per non perdere completamente la linea.
Ho pensato di affrontare l’argomento dolci qui e darvi un po’ di regole base per inserirli nel menù quotidiano, senza mandare all’aria la dieta.
Innanzitutto gli ingredienti sono fondamentali e vanno scelti con attenzione se lo scopo è alleggerire e aumentare la frequenza con cui li consumiamo.
Prima regola base è usare frutta di stagione all’interno della preparazione, fresca e possibilmente a km zero, in modo da evitare conservanti, pesticidi e altri chimici.
La frutta all’interno di un dolce favorisce il senso di sazietà grazie alla fibra vegetale di cui è costituita, contribuendo anche ad una migliore funzionalità intestinale. Inoltre è possibile preferire frutti con un basso indice glicemico, ovvero meno zuccherini e abbinarli a farine integrali.
Oltre alla frutta potete scegliere come base anche la zucca, le zucchine, le carote. La frutta inoltre può essere usata anche come marmellata se si fa ad esempio una crostata.
Il secondo ingrediente che di solito non manca mai tra quelli di una torta è lo zucchero. Le nostre nonne ne usavano quantità incredibili, rispetto a quelle che vi consiglio io. E oltre alla quantità che nelle mie torte non supera mai i 90 g, anche la qualità è importante. Mascobado o di cocco integrale, miele, in dosi ridotte conferiscono comunque sostegno alla torta e sapore.
Terzo ingrediente, il lievito. Personalmente uso solo cremor tartaro, un prodotto che deriva dal mosto d’uva.
La farina, quale scegliere? Per chi non ha allergie o diagnosi di celiachia consiglio di alternare farine integrale a farine di cereali quali farro, segale, avena. Se le acquistate da produttori di qualità è meglio. Per chi deve escludere il glutine ruotate bene le varie farine naturalmente senza glutine: teef, amaranto, riso integrale, mais, quinoa. Tenetele sempre in frigorifero per evitare le infestazioni e doverle buttare. Per questo ingrediente sempre intorno ai 200-300 g.
All’appello mancano i grassi, spesso demonizzati, ma in realtà fondamentali per veicolare aromi e dare sapore senza usare molto zucchero. Il mio consiglio è di usare una parte di olio o di burro, intorno ai 70 g a cui aggiungere aromi a piacere per almeno un paio d’ore prima di realizzare l’impasto. Tra gli oli amo molto quello realizzato con semi d’uva, molto delicato e ricco di antiossidanti. Gli aromi possono essere spezie (cannella, zenzero, cardamomo)o bucce di agrumi.
Le uova e lo yogurt sono facoltative.
Le bevande vegetali o un succo fresco, che sia una spremuta o un centrifugato, invece sono un’ottima idea per ammorbidire l’impasto e alleggerire le calorie.
Se la torta diventa protagonista del quotidiano oltre a realizzarla in maniera furba, anche quando mangiarla è fondamentale. No a dolci dopo cena, dopo i pasti e no a fette grandi. Usate teglie piccole o rettangolari in modo da poter creare fette sottili. Sembrano trucchi banali, ma in realtà funzionano, credetemi.
Ottima quindi la torta fatta in casa per la colazione e lo spuntino, specie quando ci si vuole gratificare.
La ricetta che voglio lasciarvi è una vera e propria scoperta, e ammetto che la realizzazione quasi perfetta è anche dovuta alla mitica planetaria che fa tutto il lavoro!
Ciambella rum e arancia
3 uova
70 g zucchero di canna integrale
70 g burro
Aromi: zenzero fresco, buccia di limone e buccia di arancia
Farina: 150 g riso integrale + 150 g mais (sono celiaca, chi non lo fosse usi una buona farina di farro)
Lievito, cremor tartaro 1 bustina
Spremuta di 1 arance, succo e polpa
60 ml di rum (l’ho appena scoperto, da un’esplosione di sapore al dolce incredibile!)
Da quando ho la planetaria ammetto che fa tutto lei, quindi inizio dalle uova con lo zucchero che lascio montare per almeno 10 minuti e poi aggiungo il burro ammorbidito. Per rendere il dolce profumato ho lasciato il burro a temperatura ambiente per qualche ora insieme agli aromi.
Quindi ho aggiunto il succo di arancia e la polpa, il rum e le farine gradualmente insieme al lievito.
Per una ciambella perfetta anche dal punto di vista estetico è bene imburrare lo stampo per bene e poi versare l’impasto. Non resta che cuocere a 180° per circa 25-30’.
Questa ricetta può essere adattata a svariate situazioni, la potete fare con la farina che avete in casa, con il limone al posto dell’arancia o anche del succo di mele. Potete aggiungere uvetta o scaglie di cioccolato, noci o altra frutta secca. Insomma l’ultimo segreto è personalizzare, per evitare gli sprechi!
Che ne dite di questa lezione sulle torte nonostante la dieta?