Febbraio è quel mese incerto, un giorno caldo un giorno freddo, che di bello ha solo il richiamo all’ amore. È un mese in cui si annusa il profumo di primavera, ma è ancora lontano per essere respirato. È quel mese in cui fioccano pubblicità sull’ amore e una volta c’erano anche molti eventi dedicati, sempre all’ amore. Per i più cinici potrebbe essere tutta fatica sprecata, io trovo che ogni scusa sia buona per mettersi in gioco, specie dopo l’esperienza di due anni e mezzo di pandemia!
E poi febbraio è o meglio era, il mese del Carnevale. Confesso di sentirmi carnevalesca ogni giorno, prima di uscire di casa: cuffia+ sciarpa+ occhiali (ho gli occhi ultrasensibili) + mascherina+ cappottone invernale, un vero travestimento quotidiano!
Per sentirmi meno buffa ho ripreso ad allenarmi in maniera soft, e dopo gennaio che è stato veganuary, questo mese lo dedico al recupero delle energie. Ne ho perse molte in vari modi alla fine dello scorso anno e mi sono ripromessa di non lasciare che succeda ancora, in ogni settore sia professionale che sentimentale!
Quindi mi dedico pensieri positivi prima di andare a letto e quando mi sveglio, leggo tanto, cucino ricette nuove. Medito spesso e la concentrazione sta tornando a livelli quasi ottimali. Covo progetti grandi, quelli che si potrebbero chiamare sogni!
In particolare, in queste settimane, ho intrecciato lettura e cucina con un libro “wow!”, finalmente un libro divertente e diverso da tutti i soliti libri di cucina degli ultimi tempi!
Il libro si intitola Lettere d’amore in dispensa, 10 ingredienti afrodisiaci,10 menu romantici,10 appassionate lettere d’amore, Magenes editoriale.
È davvero un bel libro, utile per chi è alle prime armi con una cena romantica e non sa da che parte iniziare, ma anche per chi non ha più idee. Qui di creatività e ingegno ce n’è una buona dose e le autrici Raffaella Fenoglio e Silvia Casini, hanno reso le ricette davvero adatte a tutte le esigenze possibili, perciò l’ho promosso subito!
Ci sono infatti menù vegetariani, senza glutine, completi dall’ antipasto al dopo cena.
Le ricette sono semplici ma molto particolari, tutti i menù sono guidati da un unico ingrediente. Le ricette dei biscotti sono le mie preferite, specie quelli al peperoncino.
Anche le altre portate sono raffinate e ricercate e ottime lance da scoccare se si vuole conquistare qualcuno. Ringrazio la casa editrice, per me questo libro è davvero un regalo molto apprezzato!
In realtà amo questo libro anche per un altro motivo, oltre alle ricette che si distinguono dalla massa in circolazione. Il motivo numero due è che ha più livelli di lettura, ovvero una ricetta o meglio un ingrediente ti crea un’emozione, un ricordo, che sarà sempre legato a quel momento. Leggendolo ho ripensato a situazioni passate in cui il cibo si è legato ad un momento, creando una memoria unica e qualcosa di più del solo mangiare per nutrirci.
Io che mangio sostanzialmente poco, quel che mangio cerco sempre di renderlo buono, bello, profumato, ricercato. Ho la convinzione che cucinare per qualcuno sia una grande dimostrazione d’amore, specie se lo fai per anni e invece di servire la solita minestra ti reinventi il più spesso che puoi.
Il significato del cibo in questo libro sfiora e accarezza il mio concetto di nutrirsi per creare ricordi e momenti unici. Sedersi a tavola e raccontarsi dopo una giornata di lavoro, scoprendo un sapore nuovo, un ingrediente nuovo è qualcosa che alleggerisce la tensione di tutta la giornata, una sorta di rituale in cui la coppia o la famiglia si nutre in tutti i sensi.
Consigliatissimo per nutrire ogni forma di amore!