Primo giorno del mese di giugno e il disorientamento regna sovrano. Dovremmo pensare alle vacanze, alla tintarella , ma restano ancora pensieri lontani, almeno per me. I mesi di quarantena hanno modificato così tanto le nostre abitudini che ora ritornare a quel che eravamo è impossibile. Sarebbe bello mantenere le promesse di un mare pulito, di strade affollate di animaletti e inquinamento a zero. La realtà invece è che l’immondizia resta ovunque e ora si aggiungono guanti e mascherine ai lati di strade e negozi. Sono molto delusa dal mio Paese per le scelte fatte e dal comportamento delle persone che se ne infischiano delle regole e di quel benedetto metro di distanza, che non sanno proprio rispettare, neanche quando potrebbe essere in gioco la vita stessa. Non stare addosso ad una persona mentre si è in fila al supermercato o da un’altra parte, è segno di rispetto e civiltà, ma troppo spesso questa settimana mi sono trovata a dover dire di lasciarmi il mio spazio. E le brutte abitudini non sono andate perse neanche a tavola, solo promesse subito infrante.
Nemmeno lo spauracchio Covid ha smosso gli italiani spingendoli a prendersi più cura di sé.
4 mesi da vegetariana, mangiando solo quello che mi cucino, con provenienza per lo più dall’orto di casa e il mio profilo cardiovascolare è perfetto. Se non fosse per lo stress di questi mesi, lo sarebbero anche i miei ormoni. Ma ciò che si può controllare, e ciò che può causare patologie anche serie, con soli 4 mesi di dieta controllata è perfetto. Se vuoi puoi avere un corpo sano e mangiare diventa un atto di amore. Cane compreso, ovviamente. Lei purtroppo ha patito gli effetti dei divieti nello spostarsi ed è aumentata di ben 3 kg e mezzo, che per le sue articolazioni malandate sono troppi. Siamo passati al cucinato e in una sola settimana di passeggiatine e pappe fatte in casa, ha perso 700 grammi. Se vuoi puoi. Lo ripeterò all’infinito.
Ora più che mai vorrei ricordarvi di nutrirvi di prodotti sani, di seguire il ritmo della natura e cogliere i suoi frutti. Giugno è il mese delle ultime ciliegie, delle prime zucchine. Le giornate si fanno sempre più calde e se dovete alleggerirvi dallo stress causa lockdown, piatti freddi e vegetali sono la soluzione.
Ora che si può, non affollate solo i bar e i supermercati, andate a camminare, a nuotare, andate in bicicletta ogni volta che potrete farlo.
E anche negli acquisti ricordatevi di scegliere consapevolmente, di preferire quei marchi che sostengono il nostro territorio, che ora ha l’economia più ferita che mai. A questo proposito sono felice di raccontarvi un esempio di sinergia tra due settori apparentemente lontani ma che insieme sono riusciti a dar vita a prodotti unici e risollevare le sorti di entrambi. Dall’ultima collaborazione di Bioclin con la Fondazione Slow Food per la Biodiversità è nata la linea Bioclin Bio-Hydra. Le novità sono uno shampo e un balsamo unici, in quanto il principio attivo caratterizzante della formula, proviene dal Presidio Slow Food Antiche Mele Gelato Cola dell’Etna è l’acqua estratta dai frutti e scartata in gran quantità per la realizzazione di prodotti alimentari a base di mela. Bioclin Bio-Hydra è 100% Made in Italy e sostiene così la ripresa del nostro territorio. Un esempio importante di come gli scarti possono diventare ingrediente di un prodotto tra l’altro molto speciale. Se vuoi puoi, ancora una volta.
Questa linea è molto idratante ed è perfetta per capelli stressati da colorazioni o trattamenti aggressivi, o per chi, magari per varie patologie o diete sbagliate, si ritrova con un capello molto impoverito. Sono adatti ad ogni tipo di cute, anche le più sensibili e i risultati in termini di morbidezza e lucentezza si vedono già dopo i primi lavaggi. Pack ecosostenibile, che dire di più!
Inoltre Bioclin ha deciso di contribuire ulteriormente, impegnandosi concretamente piantumando nuovi meli nel Presidio dell’Etna.
Queste sono le notizie di cui voglio essere portavoce, e che voglio ospitare sulle mie pagine.
Se vuoi puoi, e dagli scarti, possono nascere anche cosmetici favolosi!