Se la scorsa settimana vi ho parlato di amore, questa settimana voglio parlarvi di rispetto, spazio vitale, delle immense azzurre e di altre donne che saranno sempre eterne seconde.
Innanzitutto parto da una notizia che mi ha molto toccato il cuore, ovvero quella degli sfollati in seguito al crollo del ponte di Genova, che hanno solo due ore per entrare nelle loro case e prendere alcuni oggetti, prima che vengano demolite per sempre. Due ore per recuperare tutta la tua vita, due ore per scegliere cosa portare con te e cosa resterà solo un ricordo, due ore soltanto. Se penso alla quantità di ore che ci sto mettendo per costruire e riempire la mia casa, due ore per svuotarla non basterebbero mai. Forse due ore sono sufficienti solo a salutarla, e a prendere un oggetto che ti è caro, ma non per un trasoloco. Come sempre gli italiani pagano un prezzo altissimo per le scelte politiche sbagliate, e la casa rifugio intoccabile, che sia spazzata via dal terremoto o dal crollo di un ponte, bè per la politica nn è mai importante. Mi ricordo i racconti dei miei nonni e la loro fatica per comprarsi la prima casa, ma sopratutto la loro ferita quando la guerra gliela portò via. Trovo che nel 2018 sia un fatto di dignità, e non un privilegio, ma forse non tutti la pensano come me.
Poi c’è stata la dichiarazione del rettore della Normale di Pisa, che ha avuto il coraggio di ammettere che per le donne nell’ambiente universitario dei concorsi, non c’è mai stato posto. Accuse, sessismo, volgarità questo è quasi sempre quello che ci aspetta. E no il rispetto, è ancora decisamente da conquistare.
Per fortuna ci sono le azzurre, che hanno dimostrato di essere fortissime durante i mondiali femminili di volley, anche se giovanissime. Questo dovrebbe far riflettere chi nega spesso una posizione lavorativa a giovani neolaureati perchè privi di esperienza.
Mi sono ricordata di quando questa primavera, ho assistito ad un allenamento della squadra Agil Volley Igor Novara e restai imbambolata dalla potenza della schiacciatrice Paola Egonu, che in questo mondiale ha dimostrato tutta la sua potenza. Qui trovate l’articolo che realizzai dopo questa fantastica esperienza.
Personalmente ho da aggiungere ancora un pensiero, sperimentato più che mai questa settimana. Gli italiani sono diventati davvero un popolo di persone irrispettose?
Mi concedo una giornata di riposo dopo mesi e mesi di solo lavoro, in uno dei Qc Terme, posti magici dove dovrebbe regnare sovrano solo il tanto ricercato benessere. Mi sono ritrovata a disagio per la mancanza di rispetto delle persone che erano presenti nella struttura, nessuna educazione, a partire dall’indossare abbigliamento intimo al posto del costume, per finire con il trovarti un piede in faccia mentre sei in vasca, nel tuo angolino di indromassaggio, e ragazze che in sauna disturbavano chiunque per riuscire a scattare il selfie migliore. Ci sono scritte ovunque che invitano al silenzio, ci vai proprio per abbandonare i pensieri e lasciarti cullare dai vapori caldi, dall’aria frizzantina, e per alleggerirti anche fisicamente. E invece ti ritrovi con un branco di persone affamate che sgomitano per riempire il piatto ad ogni ora. Mi rendo conto del perchè le mie parole cadono spesso nel vuoto, visto che la maggior parte delle persone, tra l’altro in sovrappeso, in una spa, si comporta come se fosse a casa sua, stravaccandosi in vasca e abbuffandosi di continuo.
Peccato che proprio non si riesca a concepire che ogni tanto il corpo ha bisogno di una pausa non solo dal lavoro, ma anche dal cibo. Che senso ha fare una sauna e dieci minuti dopo riempirsi di focaccia? Soldi sprecati e corpi sfiancati da questo delirio di un’alimentazione eccessiva, veramente fuori luogo nella maggior parte dei casi.
Qc Terme, resta il luogo per antonomasia dove rigenerarsi, peccato negli ultimi anni sia scambiato per la piscina comunale.
Io ci vado fin dalla prima apertura a Pré Saint Didier, dieci anni di esperienza da raccontare, e se da un lato i servizi offerti sono cresciuti in maniera incredibile, dall’altro chi lo frequenta sempre più spesso non rispetta il tipo di ambiente mettendo a disagio gli altri.
Ma il rispetto per sè stessi, e per gli altri ha davvero abbandonato il popolo italiano?